Quaderno proibito
Alba De Cespedes
Alba De Cespedes scrive questo libro nel 1952, mettendo al centro Valeria, donna, madre, sposa devota e lavoratrice per necessità ed il suo “quaderno proibito”.
Valeria decide di comprare questo quaderno di domenica, giorno in cui l’acquisto di beni come la cancelleria è vietato: questa segretezza mista a trasgressione diventa il filo conduttore di tutto il romanzo.
Su quel quaderno proibito annota i suoi pensieri, le sue sensazioni, le sue emozioni e i suoi sensi di colpa per non essere, a volte, la donna che dovrebbe essere secondo i canoni di quel tempo.
Un diario che racconta una quotidianità che può apparire inizialmente banale, ma che poi si addentra nel profondo animo della figura femminile e rivela comportamenti ed azioni inaspettati e rivoluzionari.
Attraverso questo personaggio l’autrice demolisce la figura della donna come “angelo del focolare” , che mai deve venire meno ai propri doveri e mai deve porre in essere atteggiamenti sconvenienti; emerge la voglia di liberarsi da una concezione arcaica della figura femminile legata soltanto alla casa, al ruolo di madre e di moglie.
Un libro che risulta essere drammaticamente attuale: se è vero che, forse, alcuni pregiudizi sono stati superati, rimangono solide come pietre certe altre convinzioni.
E se, a parole, una donna indipendente non desta più scalpore, nei fatti c’è sempre un uomo che tornando a casa la sera si chieda perchè la moglie non gli abbia preparato la minestra.