A Viola piace...scrivere

Bollicine!

Sono quasi le sette. Il sole è ancora alto ed invade la sala, batte sulle mie spalle e mi provoca una piacevole sensazione.

Decido di scrivere: non che abbia nulla di particolare da raccontare, intendiamoci, la mia vita scorre tra una gita in cantina e una passeggiata al piano di sopra. Eppure in questo periodo ho imparato a fare caso ai momenti di positività e quindi forse, pur piccoli che siano, meritano di essere ingranditi, esagerati, raccontati.

Non sto certo diventando una da “andrà tutto bene”, una di quelle ottimiste col sorriso stampato sulla faccia e lo sguardo moralizzatore verso chi osa dubitare della veridicità dell’affermazione, per carità.

La mia giornata comincia con mia madre che mi invia un link per un corso online sulla produzione dello champagne.

Non amo le bollicine, anzi in realtà le sopporto a fatica, salvo qualche eccezione. Quando vado in enoteca sono “quella dei rossi travestiti da bianchi”, per capirci. So che sono solo pregiudizi, ma ognuno ha i suoi limiti no?

Comunque, decido di dare un’occhiata. “Comitè Champagne”. Il sito è in inglese ed in francese, ottimo direi. Il mio francese è quello arrugginito del liceo e l’inglese…non l’ho mai studiato seriamente.

Mi arrabatto come posso nell’iscrizione e comincio la lezione: per questa ci sono i sottotitoli. Si comincia con la descrizione dei vigneti, dell’uva, degli acini, per poi passare all’imbottigliamento ed all’affinamento. Cerco di cogliere alcuni termini in inglese, recupero un vecchio quaderno e prendo appunti. Mi sembra di essere tornata a scuola. Scrivo diligentemente i passaggi descritti, torno indietro per capire meglio, ripeto a voce alta.

La prima sessione termina con un test che verifica l’apprendimento, rigorosamente in inglese.

Bollicine e inglese: sembra quasi una presa in giro!

Riesco a comprendere le domande, a dare le risposte e a guadagnare anche un buon punteggio.

Sorrido di me stessa e della mia ostinazione a non voler credere di essere capace di fare qualcosa di diverso. Eppure oggi l’ho fatto.

E questa sera, per andare proprio controcorrente, Blanquette de Limoux.